La voix libérée - Poésie sonore

22 Marzo / 12 Maggio 2019 - Palais de Tokyo, Parigi

AUDIOGUIDA

Inaugurazione 21 Marzo 2019 in occasione della Giornata Mondiale della Poesia

Fondazione Bonotto presenta il suo nuovo progetto espositivo in collaborazione con il Palais de Tokyo.
Frutto di una ricerca di oltre un anno, la mostra è concepita come un dispositivo che attraversa la poesia sonora, in modo non esaustivo, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale agli sviluppi contemporanei. Volontariamente trans-storico e internazionale per affermare la continuità delle pratiche e degli esperimenti, questo dispositivo è concepito come un punto di ascolto, un trasmettitore che produce una frequenza che si diffonde all’esterno delle mura del Palais de Tokyo, attraverso un'applicazione che permette di ascoltare liberamente e gratuitamente il programma sonoro della mostra, oltre che a una moltitudine di luoghi, radio o riviste che estenderanno questa esperienza di poesia sonora per tutta la primavera del 2019.

La poesia fonetica e poi sonora ha sempre rappresentato nel XX secolo un atto di emancipazione. A rischio d’abbandonare a volte la semantica, le avanguardie ne hanno fatto la punta di diamante della loro lotta contro i sistemi, le credenze e i dogmi. Cosa rimane oggi di queste lotte eroiche? Dei miti e delle leggende. Ma i tempi sono cambiati, così come i combattenti. Le utopie non hanno più lo stesso aspetto.

Le nuove tecnologie hanno invaso oggi lo spazio del linguaggio, in meglio o in peggio. In peggio imponendo una razionalizzazione digitale delle parole e dei suoni. In meglio offrendo al linguaggio delle fonti e degli strumenti infiniti. A partire dagli anni Cinquanta, i progressi tecnologici hanno così permesso alla poesia fonetica di diventare sonora.

L’esposizione La voix libérée - Poésie sonore a cura di Eric Mangion e Patrizio Peterlini, con il contributo artistico di Antette Lenz, in co-produzione con Palais de Tokyo propone, senza nostalgia, un percorso tra le voci del passato e quelle del presente. Ci introduce in maniera diretta e immersiva tra gli artisti che utilizzano ancora le parole e i suoni come esercizio di libertà.

La poesia permette ancora di mettere l’uomo al centro della vita e dell’arte. In che modo restare umani quando il mondo si moltiplica? Come affermare la propria singolarità?

Durante la primavera del 2019, una serie di luoghi, stazioni radio e riviste presenteranno eventi o pubblicazioni sulla poesia sonora: the Fondation d’Entreprise Ricard, the Maison de la poésie, France Culture, *DUUU Radio, Vizir Radio, Les écritures bougées (Paris/France), Babel Heureuse (Toulouse/France), Montévidéo et Radio Grenouille (Marseille/France), the Villa Arson (Nice/ France), Beton7Art Radio and Metadeftero Radio (Athens/Greece), RAM Radio Arte Mobile and NOW Radio (Rome/Italy), RUC Radio Universidade (Coimbra/Portugal) + LabSynthE, Laboratory for Synthetic and Experimental Poetry, University of Texas (Dallas/ USA), CMMAS (Guanajuato/ Mexico) etc.


Il 27 aprile 2019 sarà organizzata una giornata dedicata alle performances dalle ore 14.30 alle ore 20 presso il Palais de Tokyo con le produzioni originali di sei dei più dinamici poeti contemporanei sulla scena internazionale:

Tomomi Adachi (Giappone)
Giovanni Fontana (Italia)
Zuzana Husàrovà (Slovacchia)
Katalin Ladik (Ungheria)
Violaine Lochu (Francia)
Joerg Piringer (Austria)

Le esibizioni saranno precedute da un incontro con i curatori che presenteranno la storia e gli sviluppi contemporanei della poesia sonora.

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Mostra a cura di: Eric Mangion e Patrizio Peterlini
Coordinamento curatoriale: Claire Moulène

Opere sonore di: Tomomi Adachi, Arcand Pierre André, Atlanta Poets Group, Martin Bakero, Gary Barwin, Caroline Bergvall, Julien Blaine, Jaap Blonk, Luis Bravo, Anne-James Chaton, Henri Chopin, Carlfiredrich Claus, Bob Cobbing, Felipe Cussen, Augusto De Campos, Paul De Vree, François Dufrêne, Eduard Escoffet, Robert Filliou, Giovanni Fontana, The Four Horsemen, Steven J. Fowler, Jérôme Game, Ilse Garnier, Pierre Garnier, John Giorno, Klaus Groh, Brion Gysin, Sten Hanson, Ian Hatcher, Bernard Heidsieck, Dick Higgins, Ake Hodell, Zuzana Husárová, Isidore Isou, Juan Angel Italiano, Ernst Jandl, Maja Jantar, Bengt Emil Johnson, Evgenji Kharitonov, Ferdinand Kriwet, Nobuo Kubota, Katalin Ladik, Anne Le Troter, Franck Leibovici, Weronika M. Lewandowska, Violaine Lochu, Arrigo Lora Totino, Ghérasim Luca, Jackson MacLow, Kgafela oa Magogodi, Michèle Métail, Enzo Minarelli, Franz Mon, Maurizio Nannucci, Seiichi Niikuni, Ladislav Novak, Clemente Padin, Arthur Petronio, Anat Pick, Decio Pignatari, Jörg Piringer, Mimmo Rotella, Gerhard Rühm, Rike Scheffler, Carolee Schneemann, Adriano Spatola, Amanda Stewart, Demetrio Stratos, Kinga Toth, Jaromír Typlt, Louise Vanardois, Emmett Williams, Gil J. Wolman, Misako Yarita.

Produzione: Chloé Fricout
Creazione artistica e graphic design: Anette Lenz assisted by Emilie Excoffier
Exhibition manager: Célia Grégot
Supervisore audio-visivo: Jord le Dortz
Produzione audio-visivi: Piero Matarrese
Produzione arazzi: Bonotto
Responsabile per le arti performative: Manon Klein
Ufficio stampa (Italia): Studio Mun

Progetto promosso e sostenuto da: Fondazione Bonotto (Molvena, Italia) e Palais de Tokyo (Paris, France)

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